venerdì 28 novembre 2008

L'autore dei discorsi di Obama va alla Casa Bianca


Nel recente pacchetto di nomine fatte da Barack Obama per la sua amministrazione e il suo staff, figura anche il nome di Jon Favreau, nome che è ancora sconosciuto ai più, come d'altronde si conviene a tutte le penne alle spalle dei capi di stato.
Jon Favreau è il più fidato degli autori dei discorsi di Obama, e nell'ala ovest della Casa Bianca ricoprirà il ruolo di supervisore dei discorsi presidenziali.
Favreau ha solo 27 anni, ed è uscito dal college Holy Cross di Worchester, Massachusetts, nel 2003. Poche settimane dopo, è entrato nello staff di John Kerry per la campagna elettorale del 2004. Qui Favreau ha incontrato Robert Gibbs, attualmente designato Portavoce della Casa Bianca, e che all'epoca era il portavoce di Kerry. Una volta entrato nello staff di Obama, Gibbs ha raccomandato al senatore dell'Illinois questo giovane dalla penna d'oro. Nel 2005 Favreau è stato assunto nell'ufficio di Obama al Senato, e nel 2007 è diventato capo degli autori dei discorsi nella campagna elettorale.
In realtà il primo incontro tra i due risale alla convention Democratica del 2004. La leggenda dice che Obama era nel backstage e stava provando il famoso "keynote speech" che lo avrebbe lanciato alla ribalta politica. Favreu, all'epoca 23enne, gli si avvicinò consigliandogli di riscrivere un passaggio per evitare una ripetizione. "Mi guardò, un po' confuso, poi disse 'chi è questo ragazzino?'" ricorda oggi Favreau.
Per la sua giovane età e le sue capacità, Favreau è diventato molto noto negli ambienti politici a partire dai caucus dell'Iowa, quando il New York Times gli dedicò un articolo dopo che Hillary Clinton - riferendosi all'oratoria di Obama - aveva detto "Si fa campagna elettorale con la poesia, ma si governa con la prosa".
Favreau, che durante la campagna elettorale ha guidato un team formato dal 26enne Adam Frankel, formatosi alla scuola di Theodore Sorensen (l'autore dei discorsi di John Kennedy), e dal 30enne Ben Rhodes, è solito minimizzare il proprio apporto all'arte oratoria di Obama definendosi "L'allenatore alla battuta di Ted Williams" (uno dei più noti battitori della storia del baseball americano).

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